Le classiche strategie operative sul Forex
Quando ci si approccia al trading è necessario individuare una strategia operativa derivante, sostanzialmente, da tre passaggi fondamentali. Il primo è constatare se il trend è rialzista e quindi sia il momento di comprare oppure ribassista e quindi sia più opportuno vendere. Il secondo è stabilire quale sia il livello in cui si vuole entrare ed uscire dal mercato. Ed infine tutto quello che riguarda la gestione della posizione che si andrà ad aprire. Vediamo di seguito quali sono gli step fondamentali che sono alla base delle classiche strategie operative nel Forex.
Determinazione del capitale
Per gestire bene i propri investimenti è innanzitutto necessaria una quanto più accurata possibile determinazione del capitale. Può infatti capitare di trovarsi difronte a scenari che si pensa possano essere particolarmente vantaggiosi ed essere presi dalla tentazione di andare ?all-in? ma, nella maggior parte dei casi, investire tutta o comunque una parte molto importante della propria disponibilità su un’unica coppia di monete, si rivela una scelta controproducente e molto rischiosa. Differenziando gli investimenti, il rischio maggiore che si corre è quello di non aver guadagnato quanto si sarebbe potuto, criticità mai lontanamente paragonabile ad una massiccia perdita.
Gli stop loss
La definizione di un livello adeguato di stop loss è altrettanto importante se si vogliono ridurre i rischi il più possibile. Con le adeguate conoscenze il mercato può essere letto anche in maniera molto accurata, ma non si può mai avere la certezza che le proprie intuizioni siano vincenti, pertanto è bene premunirsi ed impostare un punto di uscita dal mercato che sia, man a mano che si aprono nuove posizioni, poco sotto (o sopra) rispetto ad un livello di supporto (o resistenza) precedente.
Rischio/rendimento
Valutare il rapporto tra rischio/rendimento è fondamentale e quello che si consiglia, statisticamente, è di adottare un rapporto di 1/3. Questo comporta, molto banalmente, l?impostazione di take profit tre volte superiori in percentuale a quella degli stop loss. Così facendo, anche se solo il 50% dei propri investimenti dovessero risultare in guadagno, questo sarebbe sufficiente per avere un utile anche al netto del restante 50% delle posizioni chiuse in perdita.
Timing di ingresso
Scegliere il momento di entrata giusto è sostanzialmente la vera difficoltà del trading.
Si definisce long una entrata sul mercato in buy quando il sottostante si trova in un momento presumibilmente rialzista. In questi casi si può decidere di entrare quando il grafico crescente rompe la soglia del picco massimo precedente, oppure si può decidere di aprire la posizione anche prima se ci sono le basi per pensare che l?inizio della risalita del grafico non corrisponda ad una semplice e fisiologica oscillazione che fa da preludio ad una ripresa della discesa. Si può scegliere infine di entrare in fase di discesa prendendo come riferimento il picco massimo precedente all?ultimo.
Se si decide invece di entrare short, resta assolutamente valido tutto quanto appena detto ma, ovviamente, dal momento che in questo caso si sta scommettendo sul ribasso del sottostante, i principi suddetti vanno applicati esattamente al contrario.
I vantaggi dell?automatizzazione
Avere a propria disposizione un software in grado di aprire e chiudere posizioni in maniera automatizzata può sicuramente rappresentare un?ottima opportunità. Se non si è un trader di professione, i vantaggi dell?automatizzazione non si limitano poi alla sola riduzione della possibilità di errore, ma anche a quella del tempo che è necessario spendere per seguire i mercati. Un Trading Robot come Stamina Expert Advisor può sicuramente fare al caso di chi cerca un software in grado di investire sui mercati del Forex in elevata automazione. Scopri le modalità di abbonamento ed entra in chat con uno dei nostri Consulenti per saperne di più.