Focus su Euro Dollaro: dove andrà a finire?
In queste ultime settimane i movimenti decisi e repentini del cambio Euro Dollaro hanno tenuto banco nel mercato Forex: a questo proposito gli Analisti di Stamina Expert Advisor faranno il punto della situazione nell’approfondimento che segue.
Il Trend di lungo termine
Il cambio Eur/Usd proviene da un movimento ribassista di lungo termine che parte da lontano, e precisamente dall’anno 2008, quando il prezzo si trovava vicino al livello incredibile di 1,60, per iniziare poi una lunga discesa che per molti potrebbe essere tutt’ora in corso. Il cambio infatti, tra alti e bassi, ha imboccato una storia discendente che lo ha visto toccare, proprio negli ultimi mesi, quello che sembra essere un possibile minimo: il livello 1.06.
Il Covid e il lockdown
Con l’inizio della pandemia, e soprattutto con l’adozione dei primi lockdown in numerosi paesi del mondo, la paura ha iniziato a scuotere violentemente i mercati e tanto è bastato per portare ai minimi storici questa coppia di valute: al crollo delle principali borse mondiali è corrisposto infatti un rafforzamento ulteriore del Dollaro Usa, che è definitivamente assurto al ruolo di valuta rifugio ed ha portato il prezzo fino al minimo di 1.06. Se prima della pandemia le principali valute rifugio erano storicamente il Franco Svizzero e lo Yen Giapponese, i mesi del lockdown hanno cambiato profondamente questa situazione conferendo al Dollaro Usa lo status di bene rifugio.
La ripresa delle borse
Durante la seconda fase della pandemia abbiamo assistito ad una eccezionale ripresa dei principali Indici azionari, ed in particolare di quelli americani, trainati dai giganti tecnologici che durante la crisi mondiale hanno visto incrementare il proprio ruolo e i propri profitti. Il Nasdaq, nel giro di pochissimi mesi, ha praticamente raddoppiato la propria valutazione, recuperando ed oltrepassando i livelli precedenti. Una salita incredibile che ha fortemente indebolito il Dollaro e rafforzato l’Euro. Il prezzo di questa coppia di valute ha infatti iniziato una lunga risalita che lo ha riportato ad un livello che non si vedeva da diversi anni, e cioè 1.20. Il Dollaro Usa, nel giro di 3 mesi, finisce ai minimi degli ultimi 5 anni contro le principali valute concorrenti e molti ipotizzano che il Trend ribassista decennale sia in procinto di invertire la rotta.
Il ritorno del Coronavirus
L’ultimo atto di questa avvincente novella risale a queste ultime ore. In coincidenza di un forte incremento di contagi in molti paesi del mondo, e specialmente in Europa, torna a farsi sentire la paura sui mercati. Il Nasdaq ritraccia velocemente da 12.000 a 11.000 e l’Euro accompagna questo movimento ritornando in zona 1.16, ben lontano dal massimo di pochi giorni prima. Il Dollaro recupera forza e dopo mesi di debolezza torna a recuperare terreno, non solo contro l’Euro ma anche nei confronti delle altre valute.
Cosa si prospetta per Eur/Usd
Fino ad una settimana fa la maggior parte degli Analisti erano concordi nel sostenere la forte risalita della moneta europea ed individuavano il target di medio termine a 1.24, prima di mirare ad 1.30 o anche più in alto. I motivi di queste valutazioni rialziste sono da individuare principalmente nella politica monetaria della Fed, sempre propensa a svalutare il Dollaro Usa per sostenere l’economia americana. Il passo indietro di questi giorni sembra aver fermato una parte di questo slancio ottimistico, ma non completamente: rimangono ancora in molti i sostenitori di una forte rafforzamento del prezzo. Gli elementi da valutare, a nostro avviso, sono però molti e complessi: il problema relativo al Covid non sembra affatto risolto e, nonostante la politica della Fed, l’economia americana ha caratteristiche di elasticità che le potrebbero permettere un recupero più veloce di quella europea. L’Europa, dal canto suo, sta per tornare a fare i conti con la possibilità di pesanti lockdown e con problemi generali che non si sono mai risolti, come ad esempio la Brexit. Da ultimo, una domanda lecita: la Bce potrà permettersi un Euro forte sopra 1.20 che vada a danno delle esportazioni e rallenti ulteriormente una possibile ripresa economica? I dubbi sono molti e pertanto riteniamo che la situazione vada valutata con la massima cautela, senza facili entusiasmi e soppesando tutte le forze in ballo, perché a confrontarsi sono 2 valute che rappresentano altrettanti enormi poli economici e finanziari.
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