Coronavirus e Forex
Sono sotto gli occhi di tutti gli effetti devastanti che la crisi relativa al Coronavirus ha provocato sul mercato azionario mondiale: praticamente tutti gli Indici mondiali sono stati investiti da un’ondata di ribassi storicamente unica per rapidità e violenza.
Abbiamo visto la Borsa italiana crollare con l’espandersi del contagio e con l’incremento delle misure restrittive anti-contagio che hanno fortemente rallentato l’economia, ma anche le restanti Borse mondiali non sono state da meno: Wall Street, ad esempio, ha segnato pesanti ribassi che ne hanno determinato addirittura la sospensione temporanea, come non avveniva dalla crisi del 2008.
Con questo scenario era impossibile pensare che il mercato del Forex non potesse risentire degli sconvolgimenti mondiali e infatti, con le dovute proporzioni, anche in questo ambito finanziario si sono verificati forti scossoni e repentini cambiamenti di trend.
Tra le monete maggiori, quelle più influenzate dall’effetto Coronavirus sono state le valute dell’area del Pacifico, come dollaro australiano e neozelandese: l’economia di questi due Paesi è strettamente legata a quella cinese e la crisi di quest’ultima ha trascinato in basso le valute suddette, che hanno perso terreno in maniera decisa e pressoché costante
In particolare, il cambio Eur/Aud nel giro di poche settimane è salito da 1,60 a 1,82, cifra che ha toccato nel “Flash Crash” avvenuto nella notte fra domenica e lunedì e a cui si è nuovamente avvicinato nel pomeriggio di venerdì.
Con l’avanzare del fenomeno epidemiologico gli effetti negativi si sono poi propagati anche ad altre valute, prima fra tutte il dollaro americano, da sempre simbolo e termometro dell’economia mondiale: il biglietto verde ha infatti subito una forte svalutazione nei confronti di diverse monete concorrenti, ma principalmente nei confronti di quelle valute che storicamente vengono considerate beni-rifugio, e cioè il franco svizzero e lo yen giapponese.
Nel giro di pochi giorni il dollaro americano ha mostrato forti escursioni al ribasso che hanno vanificato la salita di diversi mesi, portando il cambio Usd/Chf a 0,92 e il cambio Usd/Jpy a 102: quest’ultimo, prima dell’esplosione della crisi, aveva toccato quota 112.
Nelle ultime ore si è poi manifestata un’ultima tendenza: il dollaro americano ha reagito ed è tornato a salire, anche e soprattutto nei confronti delle valute suddette.
Sarà forse il segno che il dilagare della crisi mondiale stia togliendo punti di riferimento agli investitori, i quali cominciano a dubitare anche dei cosiddetti beni rifugio e iniziano a reagire in maniera imprevedibile?
E il nostro Euro?
Per tutta la prima fase della diffusione virale (che ha riguardato soprattutto l’Italia) non ha risentito affatto della situazione e si è fortemente rafforzato nei confronti del dollaro americano, mentre nella seconda fase, quella contraddistinta dalla diffusione del contagio a livello europeo, ha ripreso la propria discesa ed è tornato intorno al livello di 1,11.
In generale, non sappiamo cosa succederà nei prossimi giorni, ma sappiamo per certo che c’è un unico modo di rimanere sui mercati in questo momento: usando la massima prudenza e la massima attenzione al proprio money management.
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