Analisi Macroeconomica e Forex
Come succede in qualsiasi tipo di mercato, anche in quello valutario sono la domanda e l’offerta a delineare le oscillazioni dei prezzi. Nel Forex, ovviamente, il bene che si acquista e si vende è rappresentato dalle valute, il valore delle quali varia in base alla combinazione di diversi fattori macroeconomici.
La domanda di moneta arriva, oltre che dalle Banche centrali nell’ottica di investimenti finanziari e di politica monetaria, soprattutto dagli importatori che, se vogliono acquistare beni da un determinato paese, devono pagarli con una determinata moneta. Ci sono poi gli investitori, che sono interessati a detenere titoli a loro volta denominati in una certa valuta.
In linea generale la richiesta di una moneta è direttamente proporzionale alla solidità economica del Paese o dell’area che la adotta. Per valutare questa solidità è necessaria una analisi macroeconomica che permette agli operatori del Forex di comprendere le oscillazioni del mercato.
La bilancia dei pagamenti
Uno strumento a disposizione dei Trader in fase di analisi sicuramente è un documento contabile detto “Bilancia dei pagamenti”, il quale tiene conto di tutte le transazioni da o verso l’estero. Dall’analisi di questi dati si può evincere se un Paese o una Area hanno una propensione a far uscire capitali (se l’import supera l’export), e quindi intuire quanta richiesta ci potrà essere della valuta utilizzata in quelle zone.
I conti pubblici
Certamente i conti pubblici sono per antonomasia un termometro della situazione economica di un Paese e dalla loro analisi è possibile verificare se e quanto un Paese stia spendendo in deficit: tale pratica, nel lungo periodo, se non adeguatamente sostenuta dalla crescita del rendimento delle attività reali, genera inevitabilmente un deprezzamento della valuta di quel Paese.
Il differenziale dai tassi di interesse
Una moneta che garantisca una maggiore remunerazione, relativamente ai tassi di interesse, rispetto ad un’altra (stante una equivalente o almeno comparabile stabilità finanziaria dei Paesi o Aree di riferimento), tenderà nel breve e medio periodo ad apprezzarsi. In ogni caso, se il differenziale tra tassi di interesse si mantiene alto per un periodo eccessivo, può influire negativamente sullo sviluppo dell’economia e, di riflesso, sul valore della moneta causandone un deprezzamento.
Il tasso di inflazione
Qualora in un Paese, soprattutto se l’export ha un peso rilevante sul Pil, si verificasse un aumento del tasso di inflazione, con ogni buona probabilità all’aumento del prezzo delle merci si contrapporrebbe un deprezzamento della moneta comparabile, in parte fisiologico perché aumentando il prezzo la vendita delle merci calerebbe naturalmente, e in parte perché potrebbe essere proprio la Banca Centrale del Paese in questione a prendere in considerazione il deprezzamento della moneta per evitare crisi al comparto produttivo.
Il rapporto crescita/produttività
Un Paese che ha delle solide basi nell’economia reale e nei comparti produttivi attira naturalmente investimenti dall’estero. Questo processo logicamente non può che portare all’apprezzamento della moneta anche nelle fasi dove l’economia subisce delle frenate, dal momento che un impianto economico solido garantisce comunque un mantenimento dei costi di produzione contenuto e quindi le spinte inflazionistiche saranno sostanzialmente limitate.
Esaminare tutte queste sfaccettature del mercato diventa quindi chiaramente un lavoro vero e proprio che occupa molto tempo e richiede energia, oltre che una solida preparazione in ambito economico. Una soluzione efficace per ridurre notevolmente l’impatto che il Trading può avere sulla quotidianità, è l’utilizzo di un Trading Robot come Stamina Expert Advisor: un software completamente italiano che permette di automatizzare gli Investimenti sul Forex. Scopri le modalità di abbonamento ed entra in chat con uno dei nostri Consulenti per saperne di più.