L’analisi di mercato degli Analisti di Stamina Expert Advisor
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La scorsa settimana avevamo rilevato alcuni movimenti di mercato che lasciavano intravedere orizzonti direzionali, e così è stato. In questo inizio di settimana il mercato del Forex ha cambiato passo e si è nuovamente vista una volatilità che mancava da tempo. Lo scenario è stato dominato dalla frenata del Dollaro Usa che ha perso terreno rispetto a valute più rischiose in virtù dell’ottimismo derivante dal generale allentamento delle misure restrittive dovute al Coronavirus.
Eur/Usd:
L’Euro mostra finalmente segni di forza e si avvicina velocemente a quota 1.10. Questo livello rappresenta però una forte resistenza nota e testata più volte in queste ultime settimane, e nonostante la debolezza evidenziata dal dollaro Usa nelle ultime ore, la moneta europea non sembra avere lo slancio giusto per rompere questo livello. Vedremo nelle prossime ore gli sviluppi, con la consapevolezza che il livello attuale rappresenta un importante spartiacque.
Gbp/Usd:
Dopo diversi giorni trascorsi sotto pressione, la Sterlina ha reagito in maniera veemente risalendo sopra quota 1.23. La corsa rialzista ha trovato un primo stop al livello 1.2350 e, in caso di continuazione del movimento, lo step successivo si troverebbe fra 1.2450 e 1.2500. Le analisi prevalenti considerano improbabile, nel breve termine, un ritorno a questi ultimi livelli che al momento non sembrano coerenti con le incertezze relative allo scenario politico/economico britannico.
Usd/Chf:
Il Dollaro mostra segnali di debolezza in relazione alle monete concorrenti sulla scia del tentativo di ripartenza delle principali economie mondiali in questo dopo-coronavirus. Il prezzo di questa coppia di valute si era stabilmente attestato sopra 0.97 e nella sola giornata di martedì è ritracciato verso 0.9650. Capiremo nelle prossime ore se ci sono i presupposti per ulteriori ribassi o se invece si è trattato di un calo temporaneo, tenendo conto che il Franco svizzero non sembra uscito dal periodo di difficoltà che lo ha visto protagonista verso le principali valute concorrenti.
Eur/Aud:
Come prevediamo ormai da numerose settimane, continua la corsa ribassista di questa coppia di valute, con il Dollaro australiano che dal Flash Crash che lo ha portato a 1.96 ha recuperato una quantità di terreno incredibile, portandosi attualmente sotto quota 1.65. Non siamo lontani dai livelli pre-coronavirus e, lo ripetiamo, ci sono tutti i presupposti per un ritorno a questi ultimi. La vicinanza economica con la Cina, oltre che i mesi di incendi, hanno anticipato la crisi per la valuta australiana che ha poi progressivamente recuperato con l’estendersi della pandemia a livello globale e con la ripresa del motore economico orientale.
Usd/Jpy: Il prezzo si sta muovendo in un range fra 107 e 108, poco al di sopra di un livello che viene considerato intermedio da molti. Finché ci troviamo al di sopra di 107, è sempre possibile una ripartenza verso i picchi toccati alcune settimane fa: in particolare il livello 110 è ancora raggiungibile, in caso di rottura decisa della resistenza posta a 108.
Usd/Cad: Il Dollaro canadese, dopo mesi di sofferenza dovuta alla crisi del Petrolio, e dopo settimane di lateralità intorno al livello decisivo 1.40, sembra aver dato uno scossone rompendo al ribasso tale livello e allungando fino a 1.3750. Questo movimento ha sicuramente cambiato gli equilibri, aprendo nuovi scenari: a questo punto diventa teoricamente possibile un riavvicinamento del prezzo ai livelli precedenti alla crisi, anche se l’entità dei danni consumati è tale che la pressione su questa valuta potrebbe continuare ben oltre questo periodo.
Si specifica che l’analisi sopra esposta non dev’essere in alcun modo considerata alla stregua di un consiglio, una consulenza o una raccomandazione di investimento: lo scopo della stessa è infatti formativo, educativo e di cultura finanziaria. Si raccomanda la lettura del Disclaimer presente sul sito internet.