Si specifica che l’analisi seguente non rappresenta in nessun modo un consiglio o una raccomandazione di investimento: lo scopo rimane infatti unicamente educativo ed informativo. Per ulteriori informazioni leggere il Disclaimer presento sul sito.
Continua inesorabile la crisi dei mercati legata al Coronavirus. Le borse di tutto il mondo continuano a crollare tornando indicativamente indietro di almeno 5 anni e, all’orizzonte, non si scorgono segnali di ripresa. La crisi finanziaria in corso sta ovviamente influenzando in maniera violenta il mercato del Forex, con alcune valute che stanno manifestando spostamenti enormi: Dollaro Neozalendese e Australiano in particolare sembrano colpite da un calo senza fine.
Eur/Usd:
Dopo la salita e la successiva discesa delle ultime 2 settimane, il cambio sembra essersi parzialmente stabilizzato intorno all’area 1.09-1.10. L’Euro sembra comunque sotto pressione e di contro il Dollaro Usa è la vera valuta rifugio del momento, per cui non si prospettano nel breve periodo ampie possibilità di risalita per la moneta europea, che continuerà probabilmente un trend laterale o down. La soglia di 1.09, se superata in ribasso, potrebbe aprire la strada ad ulteriori discese.
Gbp/Usd:
La Sterlina sta crollando, e proprio in queste ore ha rotto l’importante soglia di 1.20 arrivando al livello di 1.18. Un calo improvviso e violento dovuto probabilmente allo scenario globale e alle discutibili scelte del Governo in merito alla gestione del Coronavirus. Anche in questo caso non sembrano esserci i presupposti per un rialzo immediato, ma bisogna comunque tenere in considerazione che un prezzo così basso potrebbe essere interpretato, dagli investitori, come un livello appetibile per acquistare una valuta storicamente forte.
Usd/Chf:
Il Franco Svizzero sembra aver temporaneamente perso lo status privilegiato di valuta rifugio e il Dollaro Usa ne ha approfittato per risalire dal livello 0.92 all’attuale 0.96. Al momento il prezzo si trova ad una resistenza importante, rimane da vedere se tale livello sarà superato, confermando il trend rialzista, oppure se fungerà da punto di rimbalzo aprendo la possibilità di un ritracciamento.
Eur/Aud:
Il calo del Dollaro Australiano è senza fine: il prezzo è partito da 1.60 solo un mese fa e viaggia attualmente a 1.86, massimo assoluto per questa coppia di valute. Il Dollaro Australiano paga la crisi della Cina e quella del Petrolio ed è in assoluto la valuta più penalizzata dalla crisi in atto. Con un money management assolutamente conservativo si può iniziare a pensare ad una ripresa della moneta Australiana, che potrebbe avvenire non appena la produzione cinese riprenderà a pieno regime, trascinando con sé le economie strettamente collegate.
Usd/Jpy: Anche per lo Yen Giapponese sembra essersi sospeso il ruolo di valuta rifugio, e dopo una forte discesa del Dollaro Usa che ha portato il prezzo a quota 102 il trend si è repentinamente invertito con una rapida risalita che attualmente si quota intorno al livello di 108. In questo momento il Dollaro Usa viene considerato il bene rifugio per eccellenza e non è da escludersi il superamento di ulteriori resistenze per portare il prezzo nuovamente alla soglia di 110.
Usd/Cad: Dopo mesi di sostanziale lateralità, il Dollaro Usa ha ingranato la marcia e ha disegnato un trend chiaramente rialzista. Il Dollaro Canadese rientra, seppur in maniera più defilata di altri, tra le valute coinvolte dalla crisi del Petrolio. Salvo possibili ritracciamenti tecnici, è possibile una continuazione nel breve termine del trend di crescita del Dollaro Usa.
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